Limite contanti, multe fino a 50mila euro per chi sgarra
(QuiFinanza del 17 Giugno 2020)
Sanzioni salatissime dal 1° luglio se si donano o si prestano 2000 euro in contanti
Tra i pilastri del Governo per la riforma del fisco, assume un ruolo sempre più centrale il rafforzamento dei pagamenti digitali – e la lotta al contante è uno dei punti fondamentali del cosiddetto “piano Colao” – per combattere l’evasione fiscale. Contestualmente, dal prossimo 1° luglio la soglia per l’utilizzo del contante viene ridotta a 1.999,99 euro (che scenderanno a mille il 1° gennaio 2022). Pena, una sanzione molto salata che può arrivare fino a 50 mila euro per operazione.
La norma
La stretta all’uso del contante è una norma contenuta nella legge di Bilancio approvata a dicembre dello scorso anno. Nella Finanziaria per il 2020 si prevede una progressiva riduzione dell’uso del contante per pagamenti di beni e servizi. In particolare è previsto che dal 1° luglio di quest’anno il tetto massimo di spesa in contanti sia di 1999,99 euro. Per cifre superiori sarà necessario usare strumenti di pagamento tracciabili dal Fisco, come bancomat, carta di credito, assegni, bonifici.
Questo tetto subirà un ulteriore abbassamento il 1° gennaio del 2022. Infatti da quella data il limite massimo di uso dei contanti per acquisti di beni e servizi scenderà a 999,99 euro. Oltre questa cifra sarà vietato utilizzare soldi cash per effettuare acquisti di qualsiasi genere. Si dovranno utilizzare, carte, assegni o bonifici.
Limiti anche per donazioni e prestiti tra familiari
il tetto comporta che fino a 1.999 euro è possibile dare soldi in contanti ad un’altra persona o a un’azienda. Dai 2.000 euro in su, invece, per trasferire denaro da un soggetto a un altro è necessario uno strumento tracciabile, come il bonifico bancario, la carta di credito, ecc. Il limite riguarda sia chi riceve il denaro, sia chi effettua il pagamento. E tocca anche le donazioni e i prestiti, anche se fatti tra famigliari.
Versamenti/prelievi
Nessun problema invece per i versamenti e i prelievi fatti sul proprio conto corrente – perché non trattandosi di trasferimento di denaro tra soggetti diversi non ha limiti e non incappa nelle sanzioni – e per i pagamenti rateizzati in contanti come, ad esempio, le cure dentistiche.
Sanzioni
Previste sanzioni amministrative pesanti. Multe salatissime che andranno da un minimo di 3000 euro a un massimo di 50000 euro a seconda della gravità dell’infrazione. Tenendo presente che nella violazione sono coinvolti entrambi gli attori, ovvero chi effettua il pagamento e chi lo riceve.
Fino a 250.000 la sanzione va da un minimo di 2.000 a un massimo di 50.000 euro per le parti contraenti; oltre i 250.000 euro, la sanzione va da 15.000 a 250.000 euro. Per i professionisti obbligati alla segnalazione in entrambi i casi la sanzione va da 3.000 a 15.00 euro.
FONTE: QuiFinanza